giovedì 19 gennaio 2012

…………..segue

Il tempo passava e sempre insieme a Carolina una serie di avventure di vario genere anche semplici ma simpatiche da ricordare, tipo ..... un giorno al mare di Montalto Di Castro (VT) , un carico di sole amiche quando mi accorgo che ogni volta che Carolina aveva un sussulto per buche oppure in salita o discesa dalla stessa, si sentiva un raschiare strano, ma che sarà mai, con la presenza di donne a bordo non mi andava di cominciare ad ispezionare Carolina, poi sul più bello stando seduto decido di capire meglio e mi piego, con molta non scalance, l'ho scritto come si pronuncia, a vedere sotto se si vedeva qualcosa di sospetto nulla e sempre a capa giù, chiedo alla passeggera di scendere e muovere la macchina per capire da dove veniva il rumorino di raschiamento, mi guarda stupita ma esegue, ........... oddio …….. era la targa anteriore che era rimasta attaccata solo con una vite e strusciava al suolo chissà da quanto, uno spigolo s'era completamente consumato raspando sull'asfalto, per fortuna apro il cofano a con 37 giri di nastro carta saldo bene la targa al paraurti per proseguire la bella giornata in compagnia di tre belle fanciulle.
La cosa che mi è sempre gustata di più di Carolina è che ogni volta che incrociavamo un altro maggiolo lei dava fiato alle trombe in segno di saluto e solidarietà tra una razza che non si estinguerà mai, oppure, visto le sue capacità motoristiche più sciolte, ogni volta che sulla nostra strada trovava un maggiolo in leggera difficoltà ad effettuare sorpassi od altro l'agevolava, per capire meglio in autostrada sempre alla media di 120 km orari se notava un maggiolo che non riusciva ad inserirsi in corsia di sorpasso, che faceva? rallentava per farlo inserire e poi lo scortava fino ad ultimazione della manovra, dopo di che gas e si rimetteva nella sua media, e spesso se dietro qualcuno reclamava allora ci si poteva divertire un po perchè lui era un piccolo maggiolino che vista la sua età non poteva far altro che arrancare sulle strade d'Italia, ma ................ poi gassss e li lasciava di becco.
Insomma io e Carolina si può dire che stavamo sempre insieme e sempre in giro per le strade del Lazio e non solo e sempre molto spediti.
Sempre in quel periodo stavo ancora studiando a Bagnoregio (VT) e almeno ogni due fine settimana tornavo a casa in Sabina, uno di questi sabati sfrecciando con Carolina destinazione casa, venni fermato all'uscita di un paese da una pattuglia dei CC............. quasi una mega inchiodata e poi retromarcia per recuperare il posto di blocco, sapevo di essere in torto, avevo attraversato il paese ad almeno 80 km orari, e pertanto l'unica cosa era mantenere la calma, .......................... spengo per non far sentire il terminale, anche se era bello evidente, e mi accosto alla loro auto, il maresciallo stava già castigando pesantemente un altro ragazzo del luogo, che bestia mi sentii in quel momento, lo conoscevo ma non godeva di buona fama in auto e io feci finta di non conoscerlo, il lunedi gli chiesi scusa e lui capì anche se gli avevano ritirato la patente, era un mio compagno di classe .
Una volta che il maresciallo finì con l'altro e liquidato, mi guardo con fare molto paterno e rivolgendosi al carabiniere disse " e questo signorino che ha combinato " l'altro " bè veniva giù come un razzo, almeno 30 km orari di più , ed è patentato da poco e non è di qui, viene dalla provincia di Rieti " mrs. .... " dove deve andare cosi in fretta, lo sa che qui è previsto il ritiro patente e mega sanzione, e mò che famo ? " gli spiegai che stavo tornando a casa per il fine settimana e la fretta era dovuta per il fatto che non vedevo l'ora di rivedere la mia fanciulla, per farla breve credo di avergli fatto pena, mi voleva fare solo un verbale di guida pericolosa, 75.000 lire conciliando subito, aprii il portafoglio e con una faccia alquanto preoccupata, feci vedere che più di 8.000 lire non avevo, mi guardo con una faccia molto sbalordita e poi mi fece solo 5.000 lire per guida pericolosa, ancora la conservo perchè fu la mia prima multa, dopo di che mi caccio via, dicendo che se ci ripensava erano cavoli, partii pian pianino ma appena a distanza viaaaa.
Quei pochi soldi servivano per la benzina, ero quasi a secco, e per l'autostrada, bè non presi l'autostrada e arrivai a casa praticamente con il serbatoio vuoto, che cxxo ebbi quel giorno !!!


Finalmente arrivò l'estate del 1982 e così arrivarono le vacanze, con un amico che si era aggregato al gruppo che frequentavo decidemmo di andare ad aggregarci ad altri amici da poco conosciuti che erano andati a Vieste sul Gargano, e cosi carica tutto su Carolina poi la sera prima .................... drinnn ........... era il fratello di uno di questi che mi chiedeva se era possibile venire con me ed il mio amico fino a Vieste per raggiungere il gruppo, io " si ma quale è il problema domani mattina partiamo prestissimo" .... , solo alla fine mi disse che erano in tre e ............" tanto la macchina ha cinque posti .... giusto" , io .......... "ooookkkk ! "
A quel punto decisi di montare il vecchio porta pacchi, anche se mi scocciava, e molte cose le infilai nei posti che solo noi ben conosciamo, cominciando dall'ombrellone sotto il sedile posteriore e via dicendo.
La mattina dopo ore 5,00 arrivo a casa del soggetto e sorpresa .................. lui un amica olandese e il suo ragazzo .......... ......... un armadio giuro si chiamava Hurk, e mò questo dove lo mettiamo, calcolando che il mio amico doveva stare avanti per il mal d'auto, bene decidemmo che l'unico posto valido per lui era il centrale posteriore ....... una gamba a destra ed una a sinistra e .......... ti saluto visibilità allo specchietto retrovisore, e poi cosi, come si dice dalle mie parti, rifeci l'assetto ……. povera Carolina.
Finalmente si parte, tagliammo per strade traverse per raggiungere Carsoli ove prendere l'autostrada Roma/Pescara e poi giù sempre in autostrada fino a Poggio Imperiale e poi costa costa ...... Vieste.
Tutt'oggi quel viaggio lo ricordo benissimo, nonostante sembrava stessi facendo il trasloco di una stalla, il viaggio ce lo siamo fatti tutta una tirata salvo soste logistiche, benzina e plin plin senza mai spegnere il motore cosi al minimo l'aria circolava e riabbassava la temperatura, visto che faceva un caldo da morire, sul Gargano erano 5 mesi che non pioveva, la media oraria in autostrada fu di 110 e Carolina non battè ciglio nonostante il caldo ed il carico eccessivo.
Mi pare che erano circa le ore 11 e qualcosa quando poco prima di Vieste facemmo l'ingresso trionfale nel camping, finalmente aggregandoci al gruppo, totale 12 persone.
Bè cosa pensate abbia fatto io appena arrivati ?????
Bene allora volete sapere cosa feci appena arrivato a Vieste ??
Bene appena scaricato tutti e tutto, staccai anche il porta pacchi e caricai il mio amico in macchina e via subito a fare un giretto di ricognizione per ...................................................................... .................................................. capire come era la fauna locale e contemporaneamente a sciogliere un pochino Carolina dopo quel tour de force, ................... stava benissimo come se avessimo fatto una gitarella dietro casa, aaaa dimenticavo la fauna era molto interessante e c'era da darsi da fare.
Poi per i successivi dieci giorni tutto divertimento con il gruppo di amici al quale ci eravamo aggregati ma specialmente insieme a Carolina che collaborava anche parecchio quando si stava, diciamo così, in caccia. Anzi, ricordo che un primo pomeriggio andai a fare un giretto da solo a Vieste e sul lungo mare ma dal lato opposto vidi una bella fanciulla, poi scoprii essere di Milano, bionda con pantaloncini di raso da atletica che stava facendo l'autostop, bè che fece Carolina ?? .........................
Leggera accelerata e poi inversione con il freno a mano per non perdere l'opportunità di darle un passaggio. La manovra non passò inosservata, specie dalla fanciulla, ma Carolina come se nulla fosse accaduto gli accostò ed io con un sorriso smagliante chiesi se gli serviva un passaggio, disse di si ed a quel punto salì sul bolide, sò solo che ci dammo poi appuntamento per la sera in discoteca e ci rivedemmo anche nei giorni successivi. Ma un bel giorno lei rientro a Milano e io già mi ero stancato di stare li e cosi una sera verso le nove decidemmo con il mio amico di smobilitare tutto di corsa e partire subito per Sabaudia, e fu così, neanche un'ora dopo in mezzo allo stupore del resto del gruppo partimmo con tutte le nostre cose.
Ricordo ancora la traversata notturna al fresco passando per Termoli, Campobasso, Isernia, Cassino, Formia, Terracina e poi in vista di Sabaudia ci infilammo in un campo con tutta la macchina per chiudere un po gli occhi dopo quella traversata senza scendere un minuto da Carolina e mantenendo una media anche piuttosto alta, giuro mi è ancora fresco il ricordo di quel viaggio, per me è rimasto mitico.
La mattina dopo facemmo ingresso in Sabaudia presso il distaccamento della scuola del Corpo Forestale, ove all'epoca ma anche tutt'ora conservo delle amicizie e conoscenze dovute al fatto che il mio papà è stato per 14 anni il comandante di questo distaccamento e specialmente della sede principale di Cittaducale vicino a Rieti, ricordo ancora l'accoglienza calorosa che ricevemmo tanto che il mio amico negli anni a seguire ogni tanto in comitiva lo rammentava, rimanemmo a Sabaudia circa una decina di giorni, e furono veramente belli, ritornai in luoghi frequentati da bimbo poichè negli anni sessanta ed inizio settanta li avevamo a disposizione, all'interno del distaccamento, un alloggio di servizio che utilizzavamo tre mesi all'anno nel periodo estivo, oltre a spiaggia riservata per il CFS.
E poi anche quell'avventura finì con il ritorno a casa come sempre insieme e portati da Carolina.

Segue……….

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